Confezionamento sottovuoto – Volmar Packaging

Il confezionamento sottovuoto è un metodo ideale per la conservazione dei prodotti alimentari freschi e cotti. Si tratta di un processo efficiente che preserva la qualità e le proprietà organolettiche degli alimenti, creando un effetto barriera ottimale contro gli agenti esterni.

Per garantire le giuste condizioni di conservazione bisogna realizzare il sottovuoto correttamente, utilizzando imballaggi alimentari adeguati a questo procedimento. Vediamo quando scegliere il confezionamento sottovuoto, i packaging alimentari migliori da usare e alcuni consigli utili sulla conservazione dei cibi confezionati sottovuoto.

Sistemi di confezionamento sottovuoto

Il sottovuoto è un processo realizzato subito dopo la produzione o la cottura degli alimenti, attraverso l’eliminazione dell’aria dalle confezioni. Una volta aspirata l’aria, per garantire che l’ossigeno non entri in contatto con l’alimento fino all’apertura del packaging primario, la confezione viene sigillata in modo ermetico.

Inoltre, è possibile sottoporre gli alimenti al processo di sottovuoto in atmosfera modificata, rimuovendo l’aria dalla confezione e inserendo una specifica miscela di gas inerti. Le miscele di gas che sostituiscono l’aria interna sono diverse in base alle caratteristiche del prodotto da conservare. Ad ogni modo, tra i principali gas utilizzati per il confezionamento in sottovuoto in atmosfera modificata ci sono anidride carbonica, azoto, ossigeno e argon.

Un’altra tecnica è il sottovuoto skin packaging, una tecnologia che utilizza sia il sottovuoto che la termosaldatura. In sostanza, con lo skin packaging si applica una pellicola termoretraibile sul prodotto, utilizzando per il fondo/base un imballaggio in plastica o in cartone, assicurando una chiusura ermetica tramite sigillatura termosaldata.

Come si mettono gli alimenti sottovuoto? Questa operazione può avvenire sia in ambito domestico che industriale utilizzando diversi sistemi:

  • confezionatrice ad aspirazione esterna: viene utilizzata per impieghi casalinghi o piccole applicazioni professionali, con un livello di sottovuoto del 90-95%. Il funzionamento è molto semplice e intuitivo. Basata inserire gli alimenti nel sacchetto per il sottovuoto e la macchina aspirerà l’aria interna e sigillerà la confezione;
  • confezionatrice per il sottovuoto a campana: è un’attrezzatura indicata per utilizzi professionali, dalle industrie alimentari alle attività di gastronomia e ristorazione, raggiungendo un sottovuoto del 99%. Basta inserire gli alimenti nella macchina, dopodiché una volta chiuso il coperchio l’apparecchio aspirerà l’aria e sigillerà la busta ermeticamente in modo automatico.

Perché è utile confezionare il cibo sottovuoto? Le ragioni sono molteplici. Innanzitutto, attraverso il sottovuoto si evita l’ossidazione degli alimenti e, di conseguenza, si prolunga la shelf life dei prodotti. Si tratta anche di una soluzione efficace per ridurre gli sprechi alimentari e conservare i cibi in modo più comodo ed efficiente. Inoltre, grazie all’ottimo effetto barriera è possibile mantenere inalterato il gusto, la consistenza e la freschezza degli alimenti.

Confezionamento sottovuoto: trucchi e consigli

Per un corretto confezionamento sottovuoto degli alimenti è necessario prestare attenzione ad alcuni aspetti. Innanzitutto, è fondamentale verificare la chiusura ermetica delle confezioni sottovuoto, per evitare l’ingresso dell’aria o la fuoriuscita dei gas nel sistema ATM. Le macchine per il sottovuoto vanno regolate in modo accurato, rispettando sempre i tempi per la sigillatura della confezione.

Si consiglia inoltre di utilizzare un imballaggio più piccolo della barra di saldatura, per garantire una perfetta chiusura ermetica della confezione. Per quanto riguarda il packaging per il sottovuoto, bisogna anche scegliere sacchetti adatti e delle giuste dimensioni, con caratteristiche specifiche in termini di resistenza ed effetto barriera contro la luce, l’umidità e altri fattori esterni.

Da Volmar Packaging proponiamo soluzioni dedicate per l’imballaggio dei prodotti alimentari sottovuoto, con soluzioni di packaging per il sottovuoto di alta qualità ed elevata affidabilità. Si tratta ad esempio della tecnologia Skin Pack per alimenti, un imballaggio con pellicola protettiva in materiale plastico per un effetto barriera ottimale, ideale per il confezionamento di tantissimi tipi di prodotti, compresi quelli freschi e deperibili.

Il sistema Skin Pack è caratterizzato da un supporto (un piatto o una vaschetta) in plastica o cartone e dalla pellicola protettiva che permette di aumentare la durata di conservazione dell’alimento grazie al suo effetto barriera contro gli agenti esterni.

Quanto tempo può stare un prodotto sottovuoto?

Tra i principali vantaggi del confezionamento sottovuoto c’è la possibilità di aumentare la durata di conservazione degli alimenti, riducendo una serie di fattori che ne causano il deperimento, come il contatto con l’ossigeno. Ad esempio, è possibile passare da 2-3 giorni per conservazione del pane fresco a 7-8 giorni per quello sottovuoto, oppure raggiungere i 12 mesi per i biscotti confezionati sottovuoto rispetto a 4-6 mesi per quelli con un packaging tradizionale.

Anche in frigorifero gli alimenti sottovuoto si conservano più a lungo. Una carne di manzo che si mantiene per 3-4 giorni in frigo, ad esempio, può arrivare fino a 30-40 giorni se confezionata sottovuoto, mentre le verdure crude da 5-6 giorni possono raggiungere una shelf life di 18-20 giorni. Il sottovuoto rappresenta quindi una soluzione efficiente per la conservazione degli alimenti in ambito domestico, professionale e industriale, ma è importante scegliere i sistemi giusti e i packaging più adeguati.

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