Food packaging materials - Volmar

Gli imballaggi nel settore alimentare devono garantire il rispetto di specifici requisiti, per fornire determinate performance in termini di sicurezza, igiene e conservazione dei prodotti. Per questo, esistono diversi materiali per il packaging alimentare, la cui scelta è fondamentale per la shelf-life degli alimenti.

Food packaging: tecnologie e qualità al servizio degli alimenti

Prima di scoprire di che materiale è il packaging alimentare, è importante comprendere il valore tecnologico del confezionamento alimentare. Il food packaging deve assolvere a numerose finalità, tra cui:

  • conservazione dei prodotti alimentari;
  • protezione degli alimenti dai danni meccanici e biologici;
  • prevenzione del deterioramento fisico e biologico;
  • semplificazione dei processi di stoccaggio, trasporto e vendita;
  • valorizzazione dei prodotti alimentari di fronte ai consumatori;
  • trasmettere informazioni complete sugli alimenti.

Oltre a soddisfare tutti questi parametri, dalla conservazione ottimale all’etichettatura degli alimenti a norma di legge, il food packaging deve essere realizzato con materiali idonei, ovvero atossici e sicuri per i consumatori. Le materie prime utilizzabili sono espressamente disciplinate dalle norme di legge italiane ed europee, per garantire la massima sicurezza alimentare.

Elenco dei materiali per il packaging alimentare

A questo punto, vediamo quali tipi di imballaggi esistono nel settore food, con un focus sui materiali plastici e le alternative ecosostenibili. Ovviamente, ogni soluzione presenta caratteristiche specifiche, aspetti che rendono possibile scegliere un determinata confezione per ogni prodotto alimentare, in base a fattori come l’effetto barriera, la trasparenza e la compatibilità con i processi di conservazione.

Polietilene (PE)

Un polimero plastico molto utilizzato nel food packaging è il polietilene, spesso impiegato insieme ad altri materiali. Si tratta ad esempio dei film rigidi con struttura in poliestere amorfo (APET) e polietilene, disponibili anche ad alta barriera, oppure della carta accoppiata in polietilene e etilene vinil alcol (EVOH).

Il polietilene è disponibile in film, bobine o sacchetti da imballaggio, con varie soluzioni tra cui scegliere per il packaging degli alimenti. È un materiale duttile, adatto a qualsiasi utilizzo e con una buona trasparenza. Si può optare per il polietilene a bassa densità, più flessibile e traslucido, oppure per il polietilene ad alta densità più rigido ma anche più resistente alle sollecitazioni meccaniche.

Polipropilene (PP)

Gli imballaggi in polipropilene si adoperano per una serie di confezioni alimentari, come i film flessibili e i film rigidi. Viene considerato un materiale ecosostenibile, in quanto la sua produzione non comporta processi inquinanti né il rilascio di sostanze tossiche. Inoltre, questo polimero può essere riciclato e riutilizzato, una caratteristica che lo rende più adatto alle soluzioni di packaging eco-friendly.

Il packaging in polipropilene offre un’alta resistenza, è un imballaggio atossico e supporta anche le sollecitazioni termiche, infatti esistono contenitori in PP che possono essere inseriti nel forno a microonde. Senza dubbio è un materiale piuttosto versatile, vanta un prezzo accessibile e un peso ridotto per un imballaggio leggero, senza nessuna contaminazione delle proprietà organolettiche degli alimenti.

Polistirene espanso estruso (XPS)

Tra i materiali più impiegati per il confezionamento degli alimenti c’è anche il polistirene espanso estruso, con il quale vengono realizzati contenitori come vassoi e vaschette. Gli ambiti applicativi sono numerosi, ad esempio l’imballaggio di frutta e verdura fresca, con la possibilità di scegliere tra contenitori già pronti o soluzioni in film, con diverse opzioni disponibili per forme e dimensioni diverse.

Un prodotto classico in XPS è la tradizionale vaschetta in polistirene espanso estruso, utilizzata non solo per i prodotti ortofrutticoli ma anche per il confezionamento della carne. Questo materiale garantisce un packaging igienico, leggero e in grado di assicurare una lunga conservazione del prodotto, offrendo un effetto barriera ottimale contro gli sbalzi termici e un’eccellente resistenza meccanica.

Polietilentereftalato (PET)

Il polietilentereftalato è una materiale plastico incolore, trasparente e leggero, disponibile in varie consistenze con struttura rigida o semirigida. Gli imballaggi in PET assicurano un elevato effetto barriera dai gas e dall’umidità, inoltre è un tipo di materiale che resiste bene agli urti e altri danni meccanici che possono interessare la confezione del prodotto alimentare.

Il PET viene usato per la realizzazione dei film flessibili, materiali per il packaging di prodotti a lunga conservazione, alimenti per animali. Viene proposto spesso in strutture combinate con altri polimeri plastici, ad esempio insieme al polipropilene, al nylon orientato per i film accoppiati, oppure ad altri materiali termoplastici.

Acido poliattico (PLA)

Uno dei materiali per gli imballaggi ecosostenibili è il PLA, ovvero un polimero di origine naturale chiamato acido polilattico. Viene prodotto a partire da materiale biologico, infatti deriva da un processo di trasformazione del mais, della barbabietola, delle patate o della canna da zucchero. Vanta un’ottima trasparenza, è un imballaggio compostabile e non contiene alcun derivato del petrolio.

Il packaging in PLA sono confezioni biodegradabili, imballaggi che consentono un’elevata personalizzazione dell’involucro e ottime proprietà di resistenza meccanica. Viene proposto spesso in film, per il confezionamento di varie tipologie di alimenti come surgelati, salumi, formaggi, pet food, alimenti biologici e prodotti di gastronomia.

Previous PostNext Post