Effetto barriera imballaggi - Volmar Packaging

Quando si parla di packaging alimentare un’espressione che spesso sentiamo menzionare è quella di “effetto barriera“. Ma cosa significa esattamente, e perché è così importante nel mondo del packaging?
In questo articolo, andremo ad approfondire cos’è l’effetto barriera, come ottenere un packaging con questa caratteristica e quali materiali sono ideali per garantire un buon effetto barriera.

Cos’è l’effetto barriera

L’effetto barriera è una caratteristica del packaging, soprattutto nel settore alimentare, che fa riferimento alla capacità di proteggere un alimento dagli agenti esterni così da mantenere l‘equilibrio fisico-chimico dell’alimento confezionato.
Quando si parla di agenti esterni si fa riferimento ad esempio all’umidità, all’ossigeno o ai contaminanti che entrando in contatto con gli alimenti ne possono rovinare la freschezza e alterarne la qualità.

Come ottenere l’effetto barriera

Per ottenere un packaging alimentare con un efficace effetto barriera, è necessario fare attenzione a diversi aspetti:

  • scelta del materiale: il primo passo per ottenere un buon effetto barriera è selezionare il materiale giusto. Materiali come il polietilene, il polipropilene, il PET e l’alluminio sono noti per la loro capacità di bloccare umidità e ossigeno;
  • strato barriera: spesso, i packaging contengono uno strato barriera aggiuntivo. Questo strato può essere realizzato con materiali come il film metallizzato o il rivestimento con barriera a base di ossigeno. Questi strati aggiuntivi aumentano ulteriormente l’efficacia del packaging nel proteggere il prodotto confezionato;
  • tecnologia di sigillatura: la corretta sigillatura del packaging è fondamentale per evitare la fuoriuscita di aria o umidità. L’uso di tecnologie di sigillatura avanzate assicura che il prodotto sia sigillato ermeticamente;
  • controllo della qualità: è essenziale monitorare costantemente la qualità del packaging per assicurarsi che l’effetto barriera sia mantenuto durante tutto il ciclo di vita del prodotto (a confezione chiusa).

L’insieme di questi fattori contribuiscono non solo a mantenere la qualità e la shelf-life del prodotto.

Quali materiali scegliere per un buon effetto barriera

La scelta del materiale è un elemento cruciale per ottenere un buon effetto barriera nei packaging alimentari, e sarà diverso a seconda della tipologia di prodotto. Tra le possibilità di materiali ci sono:

  1. Polietilene (PE): offre una buona barriera all’umidità ed è spesso utilizzato per il confezionamento di alimenti con alto contenuto d’acqua, come carne e pesce;
  2. Polipropilene (PP): è noto per la sua resistenza all’umidità e all’ossigeno ed è comunemente utilizzato per confezionare snack e prodotti secchi;
  3. PET (Polietilene Tereftalato): è un materiale trasparente che offre una buona barriera all’ossigeno ed è spesso utilizzato per bevande gassate e alimenti in scatola;
  4. Alluminio: è un materiale versatile che offre una barriera eccezionale contro l’ossigeno e la luce. È spesso utilizzato per confezionare caffè, cacao e prodotti sensibili alla luce.

In conclusione, l’effetto barriera è una caratteristica chiave nel packaging alimentare che garantisce la freschezza e la sicurezza dei prodotti, grazie a una corretta protezione dalle temperature, dall’ossigeno e dagli altri agenti chimici esterni.

La costante innovazione nella tecnologia del packaging continua a migliorare l’effetto barriera, contribuendo a preservare la qualità degli alimenti (il colore, il sapore e la forma) e la soddisfazione dei consumatori.

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