Eco-score – Volmar

In Francia è stato introdotto l’Eco-Score, un marchio che misura l’impatto ambientale dei cibi riportato sull’etichetta degli alimenti. L’iniziativa, in fase di sperimentazione anche in Germania e nei Paesi Bassi, ha l’obiettivo di informare i consumatori sull’impronta ecologica dei prodotti alimentari al fine di promuovere scelte di consumo più sostenibili.

Il progetto è affiancato da una proposta analoga arrivata nell’Unione Europea, con la richiesta dei cittadini della creazione di un Eco-Score europeo per tutti i cibi prodotti e commercializzati nell’UE. Ecco come funziona esattamente l’Eco-Score e come viene calcolato.

Cos’è l’etichetta Eco-Score?

L’Eco-Score è nato in Francia in seguito all’introduzione del Nutri-Score, un sistema di valutazione degli alimenti in base alla loro qualità nutrizionale. Si tratta di un logo inserito nell’etichetta alimentare, con il quale i consumatori possono conoscere l’impatto ambientale complessivo degli alimenti e prendere decisioni consapevoli.

Lo sviluppo è avvenuto da parte di una pluralità di soggetti, tra cui una serie di applicazioni e siti web in ambito food come Yuka, Marmiton e Open Food Facts. Hanno collaborato e contribuito anche la società di consulenza ambientale ECO2 Iniziative, le associazioni ecologiste Greenpeace, WWF e Zerowaste, oltre all’Agenzia francese per la transizione ecologica Ademe.

Eco-Score: come funziona

Il funzionamento dell’Eco-Score francese prevede l’analisi ambientale dei prodotti alimentari commercializzati, ottenendo una valutazione espressa con cinque colori e altrettante lettere. Il punteggio ambientale degli alimenti può andare da A verde scuro, quando i prodotti hanno un impatto minimo sull’ambiente, fino a E rosso per i cibi con un’impronta ecologica maggiore e dunque più dannosi per l’ambiente.

Il bollino ambientale degli alimenti prende in considerazione l’intero ciclo di vita dei prodotti, ovvero il Life Cycle Assessment (LCA). In pratica, viene analizzato l’impatto sull’ambiente degli alimenti tenendo conto di tutte le fasi di produzione, imballaggio, stoccaggio, trasporto, commercializzazione, consumo e smaltimento, indicando il punteggio con l’immagine di una foglia verde scuro, verde chiaro, gialla, arancione o rossa.

Come si calcola l’Eco-Score?

Il calcolo dell’Eco-Score è piuttosto complesso. Innanzitutto, il sistema francese utilizza la banca dati Agribalyse di Ademe per l’analisi del ciclo di vita dei prodotti alimentari, dopodiché applica una serie di indicatori aggiuntivi per ottenere una valutazione più completa e precisa del reale impatto ambientale degli alimenti.

In particolare, vengono esaminati diversi aspetti complementari come la presenza di certificazioni di sostenibilità, il sistema di produzione utilizzato, l’inserimento del prodotto in una filiera di commercio equo-solidale e la provenienza da agricoltura biologica. Vengono considerati anche fattori trasversali come l’impatto del prodotto sulla biodiversità, la lunghezza della filiera e l’impiego di imballaggi riciclabili più ecologici.

Il calcolo viene effettuato utilizzando un sistema logaritmico, il quale viene convertito in un punteggio da 0 a 100 affinché sia più semplice e intuitivo per i consumatori, tenendo conto dell’impatto ambientale di 100 grammi di prodotto. Ogni 20 punti scatta una classe, quindi si parte con la fascia 0-20 per i prodotti più dannosi per l’ambiente fino ad arrivare alla fascia 80-100 per quelli più ecologici e rispettosi della biosfera.

Eco-score europeo

Il 30 giugno 2022 è stato avviato l’iter per la sperimentazione di un Eco-Score europeo, grazie alla raccolta di 1 milione di firme per promuovere il progetto European EcoScore. L’idea è quella di introdurre un’etichetta ambientale obbligatoria per tutti i prodotti alimentari realizzati e commercializzati all’interno dell’Unione Europea, adottando standard armonizzati in tutta l’UE per spingere le aziende dell’industria alimentare a ridurre il proprio impatto sull’ambiente.

A questo punto sarà necessario individuare dei parametri condivisibili da tutti i paesi dell’Unione Europea, per determinare il sistema di calcolo dell’impronta ecologica degli alimenti. Ad oggi sono sempre di più le aziende che stanno aderendo all’iniziativa su base volontaria, soprattutto in Francia, mostrando una maggiore sensibilità nei confronti della sostenibilità legata alle abitudini alimentari.

Per prepararsi all’introduzione dell’Eco-Score europeo è importante iniziare subito a diminuire l’impatto ambientale dei propri prodotti alimentari. Nell’ambito del food packaging Volmar mette già a disposizione soluzioni dedicate di imballaggi ecosostenibili, in grado di ridurre l’impronta ecologica dei prodotti alimentari senza comprometterne la shelf life e garantire comunque una protezione ottimale dagli agenti esterni.

 

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