
Il packaging alimentare compostabile è in grado di fornire una soluzione ecosostenibile per l’imballaggio dei prodotti dell’industria alimentare. Si tratta di un’alternativa più ecologica rispetto alle confezioni in materiali plastici, in grado di favorire lo smaltimento degli imballaggi nell’umido grazie alla presenza esclusiva di materie prime di origine organiche.
Packaging alimentare compostabile: cos’è e come riconoscerlo
Gli imballaggi compostabili sono particolari tipologie di packaging biodegradabile per alimenti, infatti non tutte le confezioni biodegradabili sono anche compostabili, ma soltanto quelle che rispettano determinati requisiti. Nel dettaglio, questi involucri sono capaci di degradarsi in un certo periodo di tempo, quando vengono sottoposti a specifiche condizioni controllate.
Un packaging compostabile per alimenti si riconosce per la presenza di apposite certificazioni, marcature che ne certificano la capacità di biodegradabilità secondo quanto previsto dalla norma UNI EN 13432. Il recupero del materiale tramite compostaggio, permette successivamente di riutilizzare l’imballaggio come substrato o ammendante per attività agricole o florovivaistiche.
Tra i materiali per il packaging compostabile si annoverano ad esempio alcune bioplastiche e dei derivati della cellulosa. Un esempio sono gli imballaggi in PLA, una plastica biodegradabile conosciuta come acido polilattico, un materiale ottenuto da materie prime organiche come la canna da zucchero, le barbabietole, le patate e il mais, utilizzato ad esempio come film alimentare compostabile per packaging.
Tutti i vantaggi del packaging biodegradabile
Il packaging compostabile garantisce molteplici vantaggi. Innanzitutto rappresenta una soluzione virtuosa per recuperare gli scarti alimentari e i residui delle lavorazioni agricole, riutilizzando queste risorse per la realizzazione di imballaggi ecologici a basso impatto ambientale. In questo modo è anche possibile diminuire le emissioni di metano, un gas molto più potente e dannoso dell’anidride carbonica in quanto vanta una capacità climalterante superiore alla CO2.
Inoltre è possibile trasformare un rifiuto come gli imballaggi in una risorsa, attraverso la conversione del packaging in compost organico. Si tratta di un fertilizzante naturale, un compost di qualità elevata molto utile come concime naturale. Un altro beneficio è la possibilità di ridurre l’uso di fertilizzanti chimici in agricoltura e nella attività florovivaistiche, grazie a questa alternativa più vantaggiosa in termini ambientali ed economici.
Gli imballaggi alimentari sostenibili e compostabili valorizzano i prodotti delle aziende, con le imprese che possono utilizzare il packaging ecologico per trasmettere i valori del brand ai consumatori. Questi prodotti offrono anche una soluzione comoda e pratica agli acquirenti, i quali possono smaltire sia gli alimenti che l’imballaggio nello stesso contenitore per i rifiuti organici.
L’impiego di confezioni compostabili permette anche di aumentare la raccolta differenziata, riducendo la quantità di materiali che finiscono nella raccolta indifferenziata nelle discariche o nei termovalorizzatori. Si possono anche ridurre le contaminazioni da plastica nell’umido, migliorando la qualità del recupero dei materiali organici.
Dove si butta il compostabile
Gli imballaggi compostabili si possono smaltire insieme ai rifiuti organici, ovvero agli scarti degli alimenti e ai residui verdi. Si tratta della raccolta differenziata dell’umido, un processo che permette di recuperare questi materiali e usarli per ottenere concimi e compost organici, una soluzione circolare che riduce la pressione sulla discariche e favorisce il riuso delle risorse.
Tuttavia bisogna prestare attenzione ad alcuni imballaggi biodegradabili, infatti questa condizione non basta affinché gli involucri siano anche compostabili. È quanto avviene con la plastica oxo-degradabile, polimeri plastici con additivi aggiunti per velocizzarne il deterioramento, per i quali le indicazioni ufficiali non garantiscono la completa biodegradazione in un lasso di tempo ragionevolmente breve, quindi non vanno smaltiti con l’umido.
Ad ogni modo, per essere certi della modalità di smaltimento degli imballaggi alimentari è importante leggere sempre l’etichetta del prodotto. Come previsto anche dalle nuove norme europee, gli imballaggi devono riportare tutte le informazioni relative al loro trattamento, specificando dove buttare la confezione per assicurare un corretto riciclo del materiale.
Alternative ecosostenibili al packaging compostabile
L’eco-packaging compostabile rappresenta senza dubbio il futuro degli imballaggi alimentari, tuttavia esistono delle alternative ecosostenibili altrettanto utili per ridurre l’impronta ecologica delle confezioni dell’industria alimentare. Si tratta ad esempio degli imballaggi in carta termoformabile barriera, una materiale interamente riciclabile in possesso di ottime proprietà come effetto barriera.
Lo stesso vale per il poliestere ad alta barriera (APET MONO), utilizzato ad esempio come film rigidi per la produzione di vaschette e altri imballaggi, compatibile anche con i prodotti in ATP. Un’altra alternativa sostenibile è il packaging in MATER-BI, una bioplastica compostabile e biodegradabile a ridotto impatto ambientale, utilizzata non solo per il confezionamento di prodotti alimentari ma anche per le bio-shopper.
Noi di Volmar proponiamo un’ampia gamma di soluzioni per ogni esigenza, mettendo a disposizione soluzioni dedicate per il packaging biodegradabile e compostabile dei prodotti alimentari. Grazie alla nostra esperienza quasi ventennale nel settore, possiamo fornire imballaggi ecosostenibili di qualità a prezzi competitivi, con un’ampia scelta di prodotti e tecnologie per ogni esigenza legata al packaging alimentare.